mercoledì 11 agosto 2010

Zopa: la banca che non è una banca

L'era di internet ha senza dubbio segnato una svolta anche nell'ambito dei finanziamenti bancari.
Ma in questo post non vogliamo parlar del solito servizio di prestiti online, ma di un nuovo modo di concepire il prestito personale, non più da banca a privato, ma da privato a privato.
Questa è la mission di Zopa, un logo virtuale dove la gente si scambia denaro senza l'intermediazione delle banche.
In questo modo di fare prestito online tramite un network virtuale di privati ha un nome, si chiama social lending, ed è un modo più equo di scambiarsi denaro, mantenendo i tassi di prestito molto bassi rispetto ad una banca in quanto non ci sono filiali o strutture che pesano sui costi di gestione, e richiama il vecchio metodo usato dalle famiglie italiane di prestarsi soldi tra di loro per aiutarsi a vicenda, senza arricchire gli istituti di credito.
Ma dove sta allora il guadagno?
E anche qui l'idea di Zopa è rivoluzionaria: il privato che presta denaro guadagna anche 7-8% all'anno di interessi.
Ma come viene garantito il prestito?
Zopa si riserva, dietro pagamento di una piccola commissione, di verificare e classificare con una classe di rischio (A+, A, B, C) i richiedenti il prestito, i quali, se non rientreranno all'interno delle classi citate, non potranno beneficiare del finanziamento.
Per chi volesse approfondire il link è il seguente.

Nessun commento:

Posta un commento